Sci fuori pista #3 Raccomandazioni dal discorso di Enrico sulle valli

Come preparate le vostre sessioni di social climbing?

Henry: Inizio la giornata sapendo che quando si scia bisogna distinguere tra due zone: le piste segnalate, dove le pattuglie di sci sono responsabili della nostra sicurezza, e il fuoripista (anche a 2 metri dalle piste), dove è nostra responsabilità gestire i rischi.

9 volte su 10 è la vittima a provocare la valanga. Abbiamo solo 15 minuti (in media) per sopravvivere sotto una roccia, quindi è essenziale avere con noi l’attrezzatura (attrezzatura per la ricerca su roccia, pala, sonda). Il consiglio che posso dare è:

• Conoscere l’inizio e la fine delle zone sicure(mappa delle piste).
• Applicare i punti di riduzione del rischio (gestire la squadra e il terreno, studiare i bollettini meteo e delle valli, accertare gli indicatori di rischio che passano inosservati durante la corsa, esserne consapevoli e assicurarsi di utilizzarli).
• Osservare le previsioni di rischio(Météo-France e il Bulletin d ‘Estimation du Risque d’Avalanche). Conoscere gli indici di rischio (la maggior parte degli incidenti avviene negli indici 2 e 3, quindi non sottovalutateli!). Osservate l’attività valanghiva recente e parlate con i pattugliatori delle piste. Preparatevi il giorno prima, il giorno dopo e in pista.
• Tenete d’occhio la pendenza del fuoripista che state sciando (raramente una valanga si stacca su una pendenza inferiore a 30°C, che corrisponde all’incirca a una pista rossa).
• Contattare uno specialista in antincendio

Cosa vi piace dello sci alpino in Val d’Isère?

Henry: La Val d’Isère è una stazione top per lo sci fuori pista perché si può sciare su tutte le piste (nord, sud, est e ovest). Potete scegliere la vostra destinazione in base alle previsioni di BERA, in modo da sapere quali piste scegliere. Il comprensorio della Val d’Isère mi piace anche per la qualità della neve e la sicurezza.

La sicurezza è libertà!